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Avv. Pier Antonio Rossetti

Selezionato nella Guida 2022

“I Super Avvocati e Studi Legali” di

Safeguarding


Prevenzione e contrasto agli abusi e alle discriminazioni: ecco gli adempimenti per ASD e SSD

Ultime news

Ecco le sanzioni introdotte dalla FIGC

per il mancato rispetto delle norme Safeguarding

La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha introdotto l'art. 28 del Regolamento di Giustizia che punisce il mancato rispetto delle norme sotto i diversi profili.

Sarà in vigore dall'1 gennaio 2025.

Ecco il nuovo art. 28 CGS Ecco il Regolamento FIGC

facciamo il punto

Le norme in materia di Safeguarding nello Sport

Il CONI, in applicazione dell'art. 33 del D.Lgs. n. 36/2021 (parte della Riforma dello Sport), e di conseguenza le singole Federazioni, hanno introdotto le linee guida per la predisposizione di modelli organizzativi e codici di condotta a tutela dei minori e per la "prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione".

Tali regole dovranno prevenire ogni tipo di discriminazione, dovuta a:

- etnia

- religione

- disabilità

- convinzioni personali

- età

- orientamento sessuale.

31 agosto 2024


Adozione modelli organizzativi e codici di condotta


Art. 33 D.Lgs. 36/2021


 Asd e Ssd devono dotarsi di regole di contrasto ad ogni tipo di abuso e violenza; utili anche per evitare la responsabilità oggettiva

31 dicembre 2024


Nomina del Responsabile per la protezione dei minori



Art. 33 D.Lgs. 36/2021



Asd e Ssd devono anche designare un Responsabile per la tutela di minori e giovani, per garantirne l’integrità fisica e morale

MOG (Modelli Organizzativi Gestionali) e codici etici

Tra luglio e agosto 2024 a seconda delle federazioni (ossia entro 12 mesi dall'emissione delle linee guida federali), ogni ASD/SSD dovrà dotarsi del proprio MOG e del proprio Codice Etico, per introdurre


  • principi e regole per la prevenzione e gestione del rischio in contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione,
  • protocolli di contenimento del rischio stesso
  • gestione delle segnalazioni
  • obblighi informativi


Lo scopo è quello di prevenire e contrastare:


  1. abuso psicologico; 
  2. abuso fisico; 
  3. molestia sessuale; 
  4. abuso sessuale; 
  5. negligenza; 
  6. incuria;
  7. abuso di matrice religiosa; 
  8. bullismo e cyberbullismo; 
  9. comportamenti discriminatori


E' quindi importante accertare il momento in cui la propria federazione ha emesso le linee guida - indicativamente tra luglio e agosto 2023 - da cui parte il termine di 12 mesi per adeguarsi.

Nomina del Responsabile contro Abusi e Discriminazioni

(Safeguarding Officer)

L’art. 33 del D.Lgs. n. 36/2021 ha introdotto l’obbligo per ASD/SSD di nominare un Responsabile delle politiche di Safeguarding, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati, e proteggere l'integrità fisica e morale dei giovani sportivi (cosiddetto “Safeguarding Officer”).

Il termine per la nomina è stato prorogato al 31 dicembre 2024, ma è opportuno farlo quanto prima per limitare le responsabilità delle Società.

Il Responsabile deve essere soggetto autonomo e indipendente, e deve essere individuato tra i soggetti che abbiano idonei requisiti di competenza e professionalità (ad esempio legali e/o pedagogiche). Può essere un socio purché non abbia ruoli di gestione che mettano in dubbio la sua indipendenza.

La nomina deve essere comunicata al proprio ente di affiliazione.

Il mancato adempimento comporta l'applicazione di sanzioni federali (anche il diniego alla riaffiliazione come risulta da alcune circolari federali), ma anche, in caso di commissione di gravi illeciti, "rischi penali" per condotta omissiva.

Quali sono gli adempimenti del Safeguarding Officer?

·    Svolgere funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta da approvarsi entro il 31 agosto 2024;

·    raccogliere eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive;

·    sensibilizzare i membri dell'associazione sulle questioni di safeguarding, anche attraverso l’organizzazione di incontri formativi;

·    pubblicizzare i canali di comunicazione per segnalare casi di abuso o maltrattamento, e stabilire le procedure per la registrazione/gestione delle segnalazioni ricevute, collaborando se necessario con le Autorità;

·    garantire la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento, essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte;

·    consegnare il certificato del casellario giudiziale aggiornato ad ogni scadenza.


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